Sembrerebbe inspiegabilmente fermo il meritorio Progetto Inclusione dell’Unicas rivolto agli studenti con disabilità. Tanto che alcune famiglie hanno voluto lanciare un appello all’Ufficio Scolastico Regionale.
Le famiglie degli studenti con disabilità attendono con ansia l’avvio anche per l’anno accademico in corso del Progetto Inclusione. Nulla si sa al riguardo. Nessuna carenza di fondi né di personale. Sembrerebbe bloccato ai box dell’USR Lazio uno dei Progetti più meritevoli avviati dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, nello specifico dal LAREDI, il Laboratoriodi ricerca educativa, didattica e dell’inclusione.
La socializzazione
A partire dall’anno accademico 2018/2019, il Progetto Inclusione – che ricade nel più ampio obiettivo del MUR “Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento dell’inclusione scolastica, anche con particolare riferimento all’inclusione degli alunni stranieri e di quelli con disabilità” – ha assicurato a decine di studenti con disabilità certificata una esperienza universitaria in grado di far acquisire loro una certificazione di competenze con un numero di crediti (CFU) definiti nel Piano di studi individualizzato e soprattutto ne ha favorito la socializzazione all’interno del Campus.
Un’opportunità preziosissima per questi ragazzi cui giustamente le famiglie non possono né vogliono rinunciare. L’integrazione scolastica degli studenti con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo e l’Università deve poter rappresentare una comunità accogliente nella quale tutti, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possono realizzare esperienze di crescita individuale e sociale.
Le performance
Al di là degli obiettivi da conseguire, il vero successo formativo del Progetto Inclusione, sia per i docenti che per i familiari interessati, è assistere alla performance dei ragazzi con disabilità e vederli a proprio agio nel prendere parte attiva al processo di socializzazione universitaria. Le nuove direttive sull’inclusione hanno evidenziato quanto sia importante valorizzare lo studenteattraverso le sue competenze ed attitudini e quanto siaancora più importante creare il giusto ambiente sociale per questi ragazzi, soprattutto alla luce delle difficoltà patite in pandemia.
I genitori si augurano quindi che il loro appello all’USR non resti inascoltato e che il Progetto riparta quanto prima.