«Si chiude una settimana intensissima in cui sono stati condensati anni di lavoro e d’impegno sul tema marocchinate. Torno per l’ultima volta su questo, doverosamente, in occasione della pubblicazione sul BURL della legge regionale n.14 dell’11 agosto scorso che all art. 10 finalmente istituisce la Giornata Regionale in Memoria delle Marocchinate». Lo ha dichiarato Moira Rotondo già vicesindaco di Pontecorvo e coordinatrice provinciale Azzurro Donna.
Squarciato il buio
«Poche righe che hanno un incredibile valore, – ha spiegato Moira Rotondo – un peso specifico senza pari e che hanno avuto una enorme cassa di risonanza. Come era giusto che fosse. Come hanno sottolineato i tanti colleghi giornalisti, studiosi, storici, 77 anni di oblio hanno ufficialmente fine oggi. Anche se il buio abbiamo cominciato a squarciarlo anni fa. Mi piace ricordare che ho iniziato ad interessarmi di marocchinate grazie agli scritti di Tommaso Baris e da allora non ho più smesso. L’ esperienza di Esperia è rimasta centrale nella mia formazione ed è per questa ragione che, dovendo individuare una data simbolica in cui far ricadere la nascente giornata in memoria delle marocchinate si è pensato di richiamarsi all’ unica giornata esistente e che già si celebrava proprio ad esperia dal 2007 con il nome di “Giornata in memoria delle vittime civili della seconda guerra mondiale”».
L’unica giornata esistente
«Per non dimenticare appunto tutti coloro che pagarono a caro prezzo il passaggio delle truppe di liberazione del CEF, – ha detto ancora – tragedia che proprio al Comune di Esperia è valsa la medaglia d’oro al Valor civile nel 2004, in occasione dei 60 anni dai fatti.
L’unica giornata esistente cui richiamarsi appunto, non ce ne sono altre. Ripeto da anni che le Giornate della Memoria hanno un carattere di specificità che per l alto valore simbolico dall’individuale si trasmette all’universale. La giornata internazionale in memoria della Shoah cade ad esempio il 27 gennaio, giorno in cui venne liberato il lager nazista di Auschwitz. Naturalmente non tutti i lager vennero liberati lo stesso giorno eppure si è trovato l’accordo su quella data. E così è stato per il 17 maggio, sul quale ci sono state ampie convergenze. Cito per tutti l’Associazione Battaglia di Cassino, che pur non avendo mai amato il termine marocchinate, ha fatto pervenire il suo plauso per questo grande risultato»
Unità d’intenti
Questo vuol dire unità d’intenti, questo vuol dire lavorare in maniera disinteressata non per affermare una propria posizione dominante ma per conseguire un consenso il più ampio possibile. «Testimoniato anche dal voto praticamente unanime in seno al Consiglio Regionale, che ringrazio nella sua interezza. La politica – ha concluso Rotondo – ha dimostrato coesione ed unita su questo tema, confermando che si tratta di un patrimonio storico di tutta la regione lazio, in modo particolare della provincia di Frosinone e Latina, ma non solo. Sappiamo bene quante vittime lasciarono dietro di loro lungo tutto il percorso queste famigerate truppe coloniali ed è per questo che continueremo a chiedere a gran voce che questa giornata regionale diventi presto la giornata nazionale in memoria delle marocchinate, che ancora deve essere istituita».