Lunedì 19 luglio, alle ore 11, il sindaco di Cassino Enzo Salera sottoscriverà presso la Sala Restagno del palazzo comunale, in una cerimonia pubblica, la Carta Etica lanciata nel 2017 dal linguista Massimo Arcangeli e da Antonello Sannino, attivista del movimento LGBT+, per dire NO a ogni forma di discriminazione sessuale.
Le adesioni
All’iniziativa hanno aderito negli anni molti altri sindaci fra i quali Luigi de Magistris, primo cittadino della città metropolitana di Napoli.
La Carta etica, sottoscritta anche da intellettuali, artisti, politici, ecc. (fra i quali Vladimir Luxuria, Fabio Canino, Nichi Vendola e Alessandro Cecchi Paone), è uno strumento operativo contro la discriminazione legata all’identità sessuale per dire basta a un preoccupante fenomeno ormai divenuto un’emergenza nazionale.
Arcangeli, promotore dell’evento, è il fondatore del movimento Omofobi del mio Stivale, e nel 2017 denunciò pubblicamente, dalla sua pagina Facebook, un grave episodio di discriminazione ai danni di una coppia di ragazzi gay avvenuto a Ricadi. Il caso avrebbe poi fatto il giro del mondo.
La carta etica
Rivolta ai Comuni, agli addetti ai lavori nel campo del turismo e degli esercizi pubblici e a tutte le coscienze disposte a sottoscriverla per dire no a ogni forma di discriminazione di genere e su base sessuale.
1. Mi impegno a rispettare (e, se ne ho la possibilità, a far rispettare) tutte le differenze di genere, consapevole della natura relazionale e culturale dell’identità di ciascuno, compresa quella sessuale e affettiva.
2. Mi impegno a rispettare, a tutelare e a difendere la dignità delle persone qualunque sia il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere.
3. MI impegno a favorire il dialogo in materia di discriminazione sessuale e di genere, contro la lingua e la cultura dell’odio, anche per esperire una via complementare o alternativa alla semplice protesta, una via che passi per l’interazione con tutte le persone, anche quelle che assumono posizioni di intolleranza o di chiusura nei confronti delle persone LGBT+.
4. Mi impegno a promuovere questa Carta e ad applicarne i contenuti, o a farli applicare se sono alla guida di un ente pubblico o privato, se ho la facoltà di legiferare o di far legiferare, se ho una qualunque altra responsabilità dirigenziale o gestionale, se lavoro nel campo del turismo o se sono titolare di un’azienda o di un esercizio commerciale.
5. Mi impegno a diffondere questa Carta in tutti i luoghi possibili, pubblici e privati, reali e virtuali, e a trasmetterne i contenuti soprattutto ai nostri giovani, perché crescano nella consapevolezza dell’importanza di una sensibilizzazione e di una crescita culturale, in materia di diritti delle persone, non più rinviabili.