Il 3 Aprile poco dopo le 20:30, sabato prima di Pasqua, ha avuto luogo un incidente mortale in seguito ad uno scontro frontale tra due auto lungo la Casilina, all’altezza di San Vittore. In un’auto tre ragazzi tra i 18 e i 20 anni di Mignano Montelungo, nell’altra un uomo di 52 anni sempre dello stesso comune, tutti deceduti. Una delle tre giovanissime vittime, Carlo Romanelli, che avrebbe compiuto 19 anni in questi giorni, frequentava la 5 D indirizzo Liceo Classico dell’IIS ‘G. Carducci’ di Cassino e avrebbe dovuto sostenere quest’anno gli esami di maturità.
I suoi compagni discuteranno al suo posto
Da qui l’idea dei suoi compagni di classe di discutere al suo posto, domani alle 11,30, tutti insieme, un elaborato, che è parte fondamentale del colloquio d’esame, per onorare la sua memoria. I ragazzi hanno scelto di commentare il brano di Seneca ‘Vivere il tempo’, tratto dall’opera ‘De Brevitate Vitae’. La discussione avverrà in presenza, davanti alla commissione che avrebbe dovuto esaminarlo, e la famiglia, invitata dalla scuola.
A causa delle limitazioni dovute all’emergenza Covid, gli altri amici della scuola e i professori non impegnati nell’esame potranno assistere alla discussione in videoconferenza, attraverso la piattaforma dell’Istituto.
Il saluto della prof.ssa Tomassi
Caro Carlo,
oggi cercherò di andare oltre il tuo banco vuoto e di ricordare solo le cose belle che conservo nella mia memoria. Era innata la tua capacità di “importi” con amore tra i ragazzi di questo Liceo e, in particolare, di questa classe. Ti sei inserito con una gentilezza disarmante e con la naturalezza di chi sa di portare in sé qualcosa di buono. Bastavano il tuo sorriso e quel modo di fare, un po’ timido e a volte impacciato, da bravo ragazzo di buona famiglia. Per noi insegnanti era un piacere osservare la tua educazione, il tuo rispetto per gli altri e per le regole, il tuo impegno tenace.
Proprio per questo il vuoto è più doloroso. Ci stiamo avviando alla fine di questo percorso e a noi manca un nome all’appello: per compiere quest’ultimo passo senza di te dovremo farci forza e ricordarti nei giorni belli, quelli delle risate e delle belle esperienze, della spensieratezza e dei selfie tra i banchi, consapevoli di essere stati fortunati ad averli vissuti insieme a te. Grazie a te, abbiamo fatto nostra la lezione di Seneca, che ci ricorda che il tempo è un dono prezioso e che abbiamo il dovere di viverlo e gestirlo al meglio. Ciao, Carlo.