Riuscire a racchiudere in una singola immagine, in uno scatto, quel grande spettacolo che quotidianamente ci offre la natura non è cosa semplice. Ma c’è chi riesce a fermare il tempo, a cogliere quell’attimo in grado di regalarci la contezza della maestosità e della bellezza che ci circonda. E che dovremmo cercare di proteggere. Tutti i giorni
Angelina Iannarelli ha fatto della fotografia naturalistica una ragione di vita. Il web è pieno zeppo di sue immagini. Calendari, riviste scientifiche pubblicano da tempo i suoi scatti ed una sua foto è stata scelta da “La Repubblica” per la copertina della guida del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. In questi giorni una sua mostra è ospitata presso il Polo Logistico Cosilam di Piedimonte San Germano dove si svolgeranno, da domani a domenica, i Campionati Italiani Assoluti di Scherma.
Abbiamo raggiunto al telefono Angelina Iannarelli e le abbiamo rivolto qualche domanda sulla sua mostra e sull’attività che svolge regalandoci immagini meravigliose.
Avvicinarsi alla natura con rispetto e consapevolezza
Dato che non possiamo avere la possibilità di curiosare. Ci racconta quali foto ha scelto per questa mostra? La mostra, così come l’intera manifestazione, ha il patrocinio dell’Ente Parco nazionale d’Abruzzo e si compone di 120 quadri. E’ composta da Immagini di paesaggi, fauna, flora e dettagli naturali. Grande spazio è dedicato alla macrofotografia con insetti, anfibi, fiori e formazioni di ghiaccio.
Le sue foto sono sempre più diffuse. Calendari, riviste scientifiche, siti on line…pubblicano le sue foto. Cosa le fa più piacere di questo successo? Immaginare che qualcuno guardando le mie foto possa avvicinarsi alla natura in modo più rispettoso e consapevole mi renderebbe molto soddisfatta.
L’importanza della conoscenza
È di poche ore fa la notizia del prelevamento da un prato di un cucciolo di capriolo da parte di turisti che credevano di salvarlo, ma invece lo hanno reso soltanto irriconoscibile alla madre che certamente era nei dintorni. Quanto è importante conoscere la natura e averne il massimo rispetto anche nella sua professione? I turisti che scelgono di soggiornare in un parco sono moralmente obbligati a documentarsi sulle regole da seguire, su cosa troveranno e come comportarsi. Non si va al luna park, si va in un luogo dove tutto è vivo e tutto è fragile. E dove i nostri interventi incoscienti hanno delle conseguenze. Adesso quel povero capriolo non potrà essere ricongiunto alla mamma. Dovrà essere allattato con il biberon e sarà privato del calore e degli insegnamenti materni.
Gli è stato fatto un grande danno. La mamma lo teneva nascosto per preservarlo dai predatori e si allontanava proprio per non attirarli nel luogo dove aveva messo al riparo il suo cucciolo. Di tanto in tanto sarebbe andata ad allattarlo e poi lo avrebbe osservato da lontano. In natura se non si conoscono bene le dinamiche è sempre meglio non intervenire, si fanno solo danni.