In questa puntata Tiziana Iannarelli ci racconta le antiche vie del sale. Quelle terre di passaggio di pastori, pellegrini, mulattieri, commercianti e viaggiatori che dal Ponente ligure e dalla vicina Provenza raggiungevano, tramite i passi alpini, il Piemonte ed il Nord Europa.
Una fitta rete di scambi in questi luoghi di transito, tra le Alpi ed il Mar Ligure, tra chiese, monumenti, castelli, centri storici e palazzi d’epoca, luoghi di sosta e di preghiera, e tra sentieri e mulattiere, dove un tempo transitavano carovane di muli carichi di sale che trasportavano dalle località marine alla pianura Padana, prezioso elemento, indispensabile per la conservazione dei cibi, la concia delle pelli, la produzione di formaggio.
Alla riscoperta di paesaggi meravigliosi
Erano vie sulle creste dei monti, utili all’orientamento ma anche più comodi perché senza guadi. Antiche vie che oggi camminiamo alla riscoperta di paesaggi meravigliosi, impregnati di un antico fascino a tratti selvaggio, immersi nell’incanto di una natura tutta da esplorare e da vivere. Una terra che ha conosciuto lo spopolamento e che, passo dopo passo, ci fa sentire prorompente il fascino della natura, degli animali che vivono indisturbati nel loro habitat.
Un percorso al contrario
Vicende lontane, storia tutta da riscoprire, a ritroso nel tempo su quelle vie dove i passi avevano il sapore della fatica e dove un tempo fiorirono borghi e importanti centri monastici, crocevia di traffici mercantili. I passi dell’Antica Via del Sale li percorriamo però a contrario, non dal mare all’entroterra, ma da Varzi in Lombardia fino a Portofino in Liguria, attraversando le province di Pavia, Alessandria, Piacenza e Genova, 90 km per 4 giorni di cammino.
Ce la raccontano Claudio Gnoli appassionato di storia e di identità territoriale, Piermaria Greppi guida, Margherita Brighenti camminatrice che da poco ha terminato l’Antica via del Sale e Mauro Mantilero ospitaliere.
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