Il sindaco, Enzo Salera, esprime pubblicamente la sua personale solidarietà e quella dell’Amministrazione alla giovane fatta oggetto, sabato sera, in piazza Diamare, davanti alla chiesa di Sant’Antonio, di apprezzamenti sgradevoli, e al fidanzato il quale, intervenuto per difenderla, è stato aggredito da un gruppo di ragazzi, tutti minorenni, con calci, pugni, addirittura con una bottiglia spaccata. Minacciati finanche con una pistola, risultata poi una scacciacani.
Cittadinanza allarmata
Al grave fatto, che ha allarmato non poco la cittadinanza, sempre nella stessa zona centrale, nel pomeriggio del giorno dopo, ne è seguito un altro, per fortuna di minore entità, che ha visto due gruppi di giovanissimi scontrarsi con pugni e calci, rincorrersi, per dileguarsi all’arrivo della polizia.
Due episodi che, anche alla luce della condanna e della preoccupazione espresse già da diversi concittadini, il Sindaco ritiene non vadano affatto sottovalutati. Men che meno liquidati come ragazzate perché evidenziano un disagio che sfocia in violenza con preoccupante facilità.
A colloquio con il Commissariato
Questa mattina egli ha avuto un lungo colloquio con la dirigente del Commissariato, dott.ssa Giovanna Salerno, per una attenta valutazione della situazione. Secondo una una nota dell’ufficio stampa del Comune il primo cittadino ha avuto rassicurazioni dalla Polizia in merito alla attività investigativa svolta sinora con estrema attenzione e che continua per una puntuale ricostruzione delle due inquietanti vicende. La individuazione di tutti i protagonisti delle violenze e della rissa, l’attribuzione delle singole responsabilità. Rassicurazioni sono state date anche in merito ad una intensificazione della presenza in città e della vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Compatibilmente con le forze a disposizione in un organico che andrebbe potenziato.
Quanto alla richiesta di riunire il Comitato per l’ordine e la sicurezza, il Sindaco ricorda che non rientra nei suoi poteri, essendo cosa che rientra nelle competenze del Prefetto il quale, già puntualmente informato dal Commissariato e dalla Questura, ne valuterà l’opportunità o meno. Ciò anche alla luce di quanto emergerà a conclusione delle indagini.