“Un bel tacer non fu mai scritto”: mai come al prof. Costa si adatta perfettamente questo proverbio. Accecato dalla retorica antifascista o terrorizzato -forse per qualche oscura motivazione interiore?- dall’idea dell’ “Uomo Nero” o del “Babau”, l’esimio professore, che già ai tempi del Consiglio comunale si era autonominato dispensatore unico delle patenti di democrazia, non perde occasione per sparare a zero su tutto.
Ghost writer del Papa
Un vero furore pretoriano, il suo, supportato da una supponenza politica senza pari. Probabilmente la meritatissima pensione gli lascia molto tempo libero per completare la sua filosofia marx-leninista della vita. Marx però era un vero studioso. Lui, invece, parla, scrive, conciona su ogni aspetto del sapere umano. Probabilmente è il ghost writer del Papa. Ma per modestia lo tace; sicuramente ha ancora il monopolio della custodia dei valori democratici. Peccato che li sbandieri solo quando i suoi idoli amministrativi vengono attaccati. E mai quando, come è capitato a me o ad altri della mia parte politica, gli avversari vengono minacciati, anche fisicamente. Definirlo “campione di intolleranza espulsivo” è poco. Giustificare la bava alla bocca che gli sale quando accusa la Destra di essere protagonista di nefandezze indicibili è cosa che può fare solo chi ha subito un lavaggio del cervello.
Il soccorso rosso
Il punto è che il buon professore, chiamato dai suoi danti causa a mettere in moto il Soccorso Rosso quando è necessario e loro non vogliono lasciare impronte digitali, pretende di argomentare anche su questioni che non conosce. Bacchetta i Lettori e i Cittadini come ai vecchi tempi. Vorrei dargli una notizia: i Cassinati non sono scolaretti che devono abbeverarsi alla fonte suprema del suo sapere. Specialmente se è un sapere intollerante, fazioso e che, in puro stile sovietico (o maoista, o castrista, o alla Pol Pot: decida lui quale gli si adatta di più), si erge ad arbitro, con tanto di cartellini.
Le ricche consulenze
La nuova nota degli avvocati dovrebbe metterne a tacere la spocchia: ma sono certa che non succederà. Mettiamola così. Se io, esponente “di certa Destra”, merito il cartellino rosso, lui dovrebbe essere radiato dall’arena politica. Io forse sono come Ibrahimovic: lui è certamente come Moggi. Ci dica piuttosto, professore: cosa pensa delle ricche consulenze che almeno due esponenti della sua parte integerrima hanno ottenuto dal governo amico della Regione? Ma soprattutto: la smetta di distorcere le affermazioni altrui. Capisco che certi fantasmi vanno allontanati. Ma dovrebbe avere il rispetto, il pudore e la coscienza di tenere lontani dai riflettori fatti tristissimi che non la riguardano. D’altra parte, lei è comunista. Un maestro nella manipolazione delle parole e dei fatti. Se ne faccia una ragione: tutto ciò che dice non salverà la sua criminale ideologia dalla condanna della Storia e dei Popoli.
Angela Abbatecola