Doveva essere una delle soluzioni adottate per sostenere le attività commerciali del territorio. Eppure il tango agognato (dai commercianti) e-commerce “CassinoShop“, annunciato dieci mesi fa, in pompa magna dal Comune ancora non ha visto la luce. Una gravidanza molto lunga, tanto da andare oltre il periodo di una normale gestazione quella dell’Amazon cassinate. «Uno store online multicanale costruito per rilanciare l’economia del territorio», che aveva tre obiettivi «sponsorizzare le attività commerciali grazie alla pagina loro dedicata. Vendere prodotti in tutto il mondo grazie alla piattaforma digitale. Consegnare direttamente a casa grazie ad un sistema capillare di riders e spedizionieri». Insomma, un sogno avveniristico di tutto rispetto.
In costruzione…..ancora
Qualcosa però è andato storto. O forse non è andato per niente. Tanto che se qualcuno prova a digitare www.cassinoshop.com, appare soltanto un triste annuncio che recita: SITO IN COSTRUZIONE. In dieci mesi avrebbero potuto costruire un centro commerciale di medie dimensioni. «Cassino avrà la sua Amazon locale», si, ok, forse in un’altra vita. Il lockdown del 2020 lo abbiamo passato da un bel pezzo, tanto che ne è iniziato addirittura un altro senza che questo benedetto shop on line sia andato in rete. E diverse persone sui social si chiedono che fine abbia fatto questo progetto all’avanguardia. Sponsorizzato in prima persona dal Sindaco Enzo Salera, dal Presidente del Consiglio Comunale, Barbara di Rollo e dall’allora assessore al commercio Chiara Delli Colli. Personaggi che all’epoca dei fatti si applaudivano a vicenda per questa grande genialata per cambiare le sorti dell’economia cassinate.
Una mozione non si nega a nessuno
Dopo il tentativo fallito di far “stralciare” il Lazio meridionale dall’ordinanza relativa alla zona rossa emanata dal presidente Zingaretti, l’amministrazione comunale aveva ripiegato sulla richiesta di fondi per commercianti e imprese penalizzate dal lockdown, il secondo. Ed ecco che miracolosamente, a poche ore dall’annuncio, il consiglio regionale del Lazio, approva la mozione presentata dal suo presidente, Mauro Buschini e firmata anche da altri consiglieri. In sostanza l’atto impegna Zingaretti e gli assessore competenti «ad adottare i provvedimenti necessari al fine di sostenere le attività economiche che a seguito dei provvedimenti di tutela della salute pubblica subiscono un pregiudizio economico». Visto che nei corridoi della Pisana vige il detto «una mozione non si nega mai a nessuno», sarebbe il caso di sapere dove verranno presi i soldi per sostenere i commercianti e imprese di Cassino e del frusinate e soprattutto quando saranno erogati.
Così nella guerra dei poveri e dei codici Ateco “rivisitati” dai commercianti per tenere aperte le saracinesche, si insinuerà la corsa alla richiesta del ristoro. Dell’aiuto economico che potrebbe servire a pagare un affitto, un fornitore, qualche bolletta. E mentre ognuno si rivolgerà al proprio “santo” per ricevere la sua briciola, potremmo ritrovarci senza negozi da salvare. Proprio come per tante altre vicende della vita, le tempistiche fanno la differenza. Ma il fuso orario di Cassino è sempre regolato a seconda di chi si alza prima la mattina.