Non vorresti mai dire addio

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Non vorresti mai dire addio a tuo figlio, a tuo fratello, a tuo marito, a tuo padre. Se per un genitore è impossibile pensare di sopravvivere a un figlio, per una moglie o per un bambino l’idea di seppellire una delle persone che più si amano nella vita è un pensiero lontano, distante, rimandato. Non di certo una circostanza da affrontare a meno di quarant’anni, con tante esperienze da vivere ancora, con tante risate da immortalare in ricordi indelebili, con tante parole da pronunciare che non troveranno mai posto nel tempo e nello spazio, ma resteranno sempre nel cuore.

Il mondo di Ennio

Ennio non c’è più, oggi ha percorso il suo ultimo viaggio. Quando il feretro è arrivato davanti alla chiesa di Santa Maria della Valle c’era una folla ad aspettarlo. Sotto la pioggia, incuranti del freddo, nel più totale dei silenzi tanto che si poteva sentire l’acqua venire giù. Si, ha pianto anche il cielo. Le persone in piedi in tutto lo spiazzo antistante la chiesa, nei campi, con i piedi che affondavano nel fango. Una scena forte, dura ma sincera, profondamente sincera. Un po’ come era lui, Ennio, dal sorriso contagioso e dallo sguardo che celava un mondo dietro. Il mondo di Ennio… fatto di amore per la sua famiglia, per i suoi bimbi, per le cose della vita, tutte.

Vivere ogni secondo

Nell’omelia don Luigi ha parlato della sua bontà d’animo: “E’ stato male Ennio e da questa esperienza ha capito che nella vita bisognava vivere ogni secondo e farlo nel migliore dei modi. Questa storia ci ricorda, ancora una volta, quanto sia importante il rispetto per la propria vita e per quella degli altri. Quanto le nostre azioni abbiano delle conseguenze che possono ricadere sugli altri. Seguite la voce della coscienza, siamo liberi di fare qualsiasi scelta ma solo la scelta di fare del bene agli altri ci rende veramente felici, perché veramente umani. Ed essere felici significa essere sobri, essere presenti a sé stessi.

Il giovane che è rimasto coinvolto nell’incidente con Ennio ha la sua stessa età, 37 anni, sono convinto che si porterà per tutta la vita il rimorso. Dio lo ha permesso e ci chiediamo il perché, perché la nostra fiducia sia stata messa alla prova. Viviamo in questo tempo, in cui la cultura dello sballo porta a un eccessivo uso di alcol e droga. L’esercizio della propria libertà sta nell’essere sé stessi nonostante i condizionamenti con cui viviamo. Tra la volontà di Dio e la nostra c’è uno spazio che è la libertà personale, bisogna avere responsabilità della propria vita e per quella degli altri».

Cosa resta

Cosa resta alla fine di questa giornata? Una sedia vuota, un’assenza, il dolore composto dei familiari, un abbraccio che non ci sarà più, una carezza mancata. Ma resta anche tutto l’amore che Ennio ha lasciato dietro di sé, un futuro nel quale lui non sarà presente fisicamente. Ma sempre con lo spirito. E quando il feretro è uscito dalla chiesa il sole ha squarciato il cielo dopo la pioggia, un raggio di sole che ha illuminato i presenti. Il sorriso di Ennio non si è spento, non è finito nel buio di un maledetto sabato sera, dal cielo ha salutato tutti: «Io ci sono, sarò sempre con voi».

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