Una delle tre donne candidate in provincia di Frosinone per il rinnovo di alcune amministrazioni comunali è Annalisa Paliotta, medico chirurgo di Pontecorvo. Consigliere di minoranza uscente, con il suo gruppo ‘Cambiamo Pontecorvo’ ha dato vita ad una sfida a quattro che potrebbe riservare interessanti sorprese. Il confronto con i big della politica pontecorvese come Anselmo Rotondo e Riccardo Roscia, non sembra spaventarla più di tanto. Consapevole del suo carisma e del suo essere la novità, ha voluto rispondere a tre domande nelle quali spiega l’essenza del progetto che insieme alla sua squadra sta portando avanti.
I suoi avversari sono tre ma le previsioni parlano di una sfida a due tra Roscia e Rotondo. Lei e Tanzi starete a guardare o la sua tenacia potrebbe riservare sorprese?
«Credo che la mia lista, il mio gruppo siano la scelta vincente per consentire a Pontecorvo di entrare nel terzo millennio e di lasciarsi alle spalle quei vecchi stereotipi che oramai da anni provano a fare politica e che in qualche modo hanno anche esposto Pontecorvo e i suoi cittadini a magre figure. Quando si iniziano a leggere articoli in cui si danno favoriti è il momento che accade sempre qualcosa di straordinario, inaspettato. Ecco noi di ‘Cambiamo Pontecorvo’ siamo consapevoli di essere quell’inaspettato».
Tre punti programmatici
Quindi lei invita i pontecorversi non ad investire sul passato ma sul futuro? Lei Annalisa Paliotta si sente di essere il futuro?
«Sono fermamente convinta di essere la vera e valida alternativa ad una politica fatta di favoritismi e compiacenze. E poi il mio gruppo è l’unico ad aver già prodotto e presentato un programma reale, concreto e non le solite chiacchiere elettorali. Abbiamo dato parola soprattutto ai giovani per evidenziare la rottura con il passato. Per far crescere Pontecorvo bisogna sviluppare e dare risalto a tre punti programmatici: sostenibilità ambientale e economia verde; valorizzazione tradizione come l’istituzione della Fondazione del Carnevale e tutelare i nostri beni storici. Infine e non meno importante dar vita ad una razionalizzazione della spesa in bilancio per liberare risorse che dovranno essere utilizzate per la città”.
Una città a misura d’uomo
Siete stata l’unica lista a rendere noti i punti di programma. Cosa pensate di ottenere?
«Il nostro programma è finalizzato a rendere Pontecorvo una città accogliente, ordinata. Abbiamo la peculiarità di essere attraversati da un fiume ed anche questo deve diventare volano di interesse economico. Il nostro programma prevede la valorizzazione delle aree verdi, delle sponde fluviali, un centro storico che può divenire attrattiva con le piccole botteghe di una volta e tanti locali. I borghi sono poi il nostro obiettivo: ridare vita a quelle tradizioni che ancora rendono viva la memoria dei nostri anziani. Una città a misura d’uomo, a misura di giovane che può restare qui e divertirsi senza percorrere km che a volte risultano essere letali. La scelta spetta solo al popolo ma sei cittadini di Pontecorvo riusciranno a capire la vera essenza del nostro progetto, io sono certa di poter portare a casa una strabiliante vittoria».