Ha affidato ad una lunga nota su facebook le motivazioni del suo ritiro dalla competizione elettorale. Lo ha fatto di getto, non andando per il sottile, come sua abitudine, lanciando un messaggio a tutti, che sa più di avvertimento. Rita Ricozzi non smetterà di fare politica e per usare le suo parole sarà più agguerrita che mai per difendere la sua Cervaro.
La spartizione delle poltrone
«Con non poco rammarico – ha esordito Ricozzi – ho deciso di non partecipare alla competizione elettorale. L’ho fatto per senso di responsabilità e in nome delle tante battaglie che ho fatto per il mio amato paese, Cervaro. Purtroppo non potevo snaturare il mio progetto e il mio programma elettorale che, comunque, ho deciso di pubblicare lo stesso in questi giorni, in nome di accordi con personaggi disposti a fondare intese sulla mera spartizione delle poltrone».
«SiAmo Cervaro – ha continuato l’ex consigliere comunale – doveva essere un progetto che portava a compimento il grande lavoro svolto da tutta l’opposizione in questi ultimi anni. Un progetto politico alternativo che doveva partire dal gruppo di minoranza uscente ma, due consiglieri hanno da subito preso strade diverse candidandosi a sindaco. Alla faccia degli slogan, la squadra in politica viene sempre messa da parte in virtù dei soliti personalismi».
Le condizioni
«Ho preferito rinunciare a presentare la lista invece di accettare condizioni che mi sono state state proposte da altri candidati e che avrebbero avuto a capo di una possibile compagine persone che nulla hanno a che vedere con Cervaro. Io per il mio paese avevo ben altro in mente. I poltronifici li lascio a chi nella vita vuole stare seduto, mentre io ho sempre lottato. E anche questa volta l’ho fatto contro un sistema vizioso e viziato».
In questo passaggio, la lady di ferro cervarese, si riferisce agli ultimi strambi tentativi di unire le coalizioni della Ricozzi a quella di Pietro Pacitti. Una proposta avanzata proprio da quest’ultimo fino alle 8 di mattina di ieri e che prevedeva la candidatura a sindaco, non una dei due contendenti, ma di Imma Altrui. Un diversivo che in sostanza per la storia e per l’azione politica portata avanti dalla Ricozzi non poteva di certo essere accettato da quest’ultima. Un’operazione che in realtà era però nata un paio di giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste e che l’unica cosa che ha prodotto (sarebbe da verificare se per mero interesse di qualcuno) è stata la perdita di tempo prezioso per chi, veramente, avrebbe potuto partecipare alla campagna elettorale e dare delle proposte concrete per la città.
La fauna politica e la promessa di non fermarsi
«Dunque, – ha detto ancora Ricozzi – ho rinunciato a presentare la squadra perché ho scoperto che nella nostra città la fauna politica è composta da proltronisti e intrallazzatori. Ho aperto dei tavoli su un progetto amministrativo serio. Ho avuto a che fare però con persone non degne di rappresentare Cervaro. Io da esponente responsabile ho sempre lottato e non mi sembrava corretto presentare la squadra con 8 candidati e 4 fantocci. Non mi interessava farlo, davvero. Chi crede che ora Rita Ricozzi abbandoni la politica si sbaglia di grosso. Le battaglie per il bene del mio paese sono intenzionata a farle anche fuori dal consiglio comunale con la stessa forza e determinazione di prima. Forse anche di più.
A tutti coloro che mi hanno incoraggiato e sostenuto in questo periodo dico grazie, veramente di cuore. Per Cervaro, – conclude – sarò sempre più agguerRita!»
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