Il giorno 13 agosto, a distanza di diversi anni, si è tenuto il primo incontro con la Consulta dell’ambiente rinnovata nell’organico. Presenti nella Sala Restagno del nostro comune il Sindaco, l’assessore Emiliano Venturi, i consiglieri Riccardo Consales, Tommaso Marrocco, Renato De Sanctis, Michelina Bevilacqua, i tecnici: Alessia Mentella ingegnere meccanico, la geologa Dr.ssa Forli, il geologo Pinto (on line). Anche le associazioni ambientaliste ed alcuni enti erano ben rappresentate. Nella lettera di convocazione, l’ordine del giorno avrebbe dovuto essere incentrato sull’insediamento della consulta e la programmazione delle attività della stessa. Ma sin da subito il dibattito è stato incentrato sulla gestione del verde pubblico e sugli alberi che rischiano di essere abbattuti.
La neo amministrazione, le criticità e gli alberi della nostra città martoriati.
Ad inizio dibattito il Sindaco ha intavolato l’eventualità di prendere in considerazione l’abbattimento dei tigli messi a dimora su gran parte di via Enrico De Nicola. Tenuto conto degli evidenti danni causati dalle stesse piante nei confronti delle strutture circostanti e gli infortuni a danno di molti cittadini. Questo dopo aver ribadito che il clamore mediatico del taglio dei 114 cipressi all’interno della scuola centrale è stato infondato visto gli alberi erano in primis “pini” ed in secundis rivangando che loro hanno semplicemente rispettato un’ordinanza della protezione civile sulla messa in sicurezza delle alberature. Ordinanza emanata a seguito della tempesta che nel 2018 fece strage di alberi in tutta Italia, ma non dei nostri 114 cipressi.
Un albero per nascituro, catasto degli alberi e regolamento del verde.
Dopo l’infausto preambolo del sindaco, a prender parola in merito alla gestione del verde è il consigliere Consales. Il quale ha ritenuto opportuno informare i membri della consulta della decisione dell’amministrazione di creare un catasto degli alberi e il regolamento del verde. Forte del fatto anche dell’iniziativa regionale che incentiva la piantumazione di nuovi alberi.
Inquinamento tra Nocione e via Spineto
I siti inquinati del Cassinate che purtroppo sono noti in tutta la penisola, non potevano passare inosservati e rimanere indiscussi. Il sindaco ha sottolineato il lavoro svolto fin lì per risolvere questa problematica. Ma che ad oggi le risposte non sono ancora chiare in merito ai tempi di intervento per lo smaltimento dei cumoli di rifiuti tossici dissotterrati da anni. In merito alla discarica di via Spineto, la risposta di Enzo Salera è stata secca: «non riguarda il nostro comune!»
Italia Nostra tiene banco
Ad intervenire ed accendere il dibattito sin dal primo istante sono stati gli esponenti della nota associazione ambientalista. Il dottore Agronomo Sergio Giannitelli e il Dottor Angelo Antonio Spallino non hanno perso tempo per ribattere quanto esposto dagli esponenti politici. In merito all’eventualità di tagliare e sostituire tutti i tigli di via Enrico De Nicola, l’associazione ha fatto presente e ribadito la propria posizione conservativa in merito all’abbattimento «questa eventualità estrema non è l’unica da prendere in considerazione, esistono ad oggi materiali che possono arginare di fatto lo sviluppo delle radici avventizie – fa presente il dottore Agronomo – inoltre, demonizzare il “popolo” in merito al taglio dei 114 cipressi è un errore visto che si tratta di un bene comune. L’ordinanza riguardava la messa in sicurezza delle alberature previo consulto tecnico. Ma il comune alla fine ha richiesto un incentivo per la rimozione di alberi caduti».
In merito alla gestione del verde, si è evidenziata la non corretta applicazione degli obblighi previsti dalla legge 10/2013. «Per dimostrare la piantumazione di un albero per nascituro, – ha detto ancora Giannitelli – il comune necessita ne di un catasto degli alberi e men che meno di un regolamento del verde visto che per comuni con meno di 50mila abitanti questi non sono obbligatori, bensì di un censimento degli alberi e la redazione del bilancio del verde (che va pubblicato in albo pretorio) con conseguente esposizione del piano del verde».
“Cassino Nostra” tra marciapiedi di seria A e di serie B e discariche
«Si è parlato di tante cose ma non di tante altre. Al posto del taglio tanto desiderato Italia Nostra ha invocato interventi conservativi e potature adeguate. Abbiamo ricordato che i problemi dei marciapiedi non si possono limitare a quelli dei commercianti. Un problema che, a detta del Sindaco, di tutta Cassino. Invito tutti a riprendere il discorso Acqua Campania e sulla necessità di mettere finalmente il misuratore di portata derivata in comune come riportato in convenzione. In merito al discorso Nocione ricordo che alcuni ambientalisti da trenta anni sono impegnati strenuamente su questo fronte. Ribadisco che la complessità del Nocione e degli altri siti di rifiuti interrati non si riscontra ai rifiuti i via Spineto. Tengo a far presente, che la motivazione che via Spineto è nel comune di Sant’Elia è assolutamente inutile se, per pura causalità, dovesse andare a fuoco il sito saremo costretti ad evacuare per giorni tutto il Cassinate. Basta pensare che solo il tetto del capannone di almeno 1000 mq è interamente in amianto.”
Sul discorso acqua, Italia Nostra ha proposto, inoltre di “riprendere in mano” il tema della qualità dell’acqua, che, a seguito di alcuni studi certificati, nel 2012 destò non poche preoccupazioni e che di fatto oggi sarà decisamente peggiorato visto il cambiamento repentino della fauna ittica.
Ambientalismo e governo
Ad oggi si continua a considerare l’ambientalismo come un tema da affrontare a parte, la cura e la tutela dell’ambiente sono la garanzia dell’incolumità pubblica. In questo ambito non si può dare nulla al caso. Bisogna essere sul pezzo, ora non sono ammessi errori, né tanto meno negligenze. Il Bene Comune va tutelato in tutte le sue forme. I temi da affrontare sono innumerevoli a partire dall’inquinamento atmosferico al depuratore del Cosilam. Un fatto è chiaro, la consulta ora c’è, bando alle ciance, maniche rimboccate e buon lavoro a tutti.
Io abito in via de Nicola e non sono affatto d’accordo con l’abbattimento degli alberi, che come dice anche mio marito ci danno ossigeno e ci riparano anche dal troppo smog. Casomai una potatura e per accorciare i rami. Ma tagliare NO assolutamente