Alla già infuocata polemica sull’ipotesi della Festa della Birra organizzata all’interno della Villa Comunale di Cassino, si aggiunge la voce del dottor Angelo Antonio Spallino della sezione cassinate di Italia Nostra.
“In una citta’ normale proporre la festa della birra, – spiega Spallino – kermesse sonora innaffiata da birra e corroborata da panini,patatine, porchetta e hot dogs in totale deregulation fino alle prime ore dell’alba sarebbe impensabile, improponibile, inaccettabile in un contesto naturale come il Parco del Gari. In un paese normale, veramente, sarebbe impensabile trasformare pubbliche piazze e vie in discoteche le cui mura sono costituite da abitazioni dei residenti. Lo si e’ fatto in piazza Green per tanti anni, si fa nel 2020 in piazza Miranda per Cassino Summer Festival.”
La finta di Garrincha
“La sezione del Cassinate di Italia Nostra – ice ancora Spallino – pensava fosse una finta calcistica alla Garrincha, una boutade provocatoria, invece sembra proprio cosiì. Concetti come qualità della vita e diritti costituzionali al riposo ed alla tranquillità e quindi alla salute sembrano del tutto sconosciuti ai nostri amministratori. Eredi di una trentennale tradizione alla disattenzione di questi”. Secondo Italia Nostra le perizie fonometriche effettuate dalla ARPA LAZIO nel 2018 e nel 2019 per le emissioni sonore degli spettacoli musicali della festa in piazza green, parlano di superamenti esagerati dei limiti consentiti dalla legge. Le onde sonore, sempre secondo il sodalizio, sono entrate nelle case dei residenti in maniera devastante ed i danni alla salute da rumore sono scientificamente provati.
Non è un paese normale
“Ma Cassino non e’ un paese normale. Prevedendo una “sonora” denuncia – spiega ancora – degli amministratori che degli organizzatori se anche nel 2020 si fosse verificato quanto impunemente fatto nei due anni precedenti, si è pensato normale proporre ed accettare la new location alla villa comunale. Ma Le Feste della Birra non sono compatibili in contesti intensamente abitati sia da umani che da animali.Veramente questo moltiplicarsi di cause di aggregazione ed assembramento sarebbero fortemente da evitare. Soprattuto in questo periodo particolare di pericolo di nuova epidemia da covid-19. O Vogliamo aggiungere un altro primato oltre quello per l’inquinamento atmosferico”.
La salvaguardia degli animali
“Ma veramente qualcuno crede che le proteste di noi ambientalisti possano essere prese in considerazione per la salvaguardia della salute del picchio rosso maggiore, dell’airone cinerino, della nutria, del germano reale?Italia Nostra – conclude Spallino – è scettica. E se succedesse dovremo prendere atto, con contrastanti sensazioni, che a Cassino almeno il benessere degli animali può essere invocato. Quello dei residenti può essere trascurato da amministrazioni comunali che invece dovrebbe tutelarlo e non sacrificarlo per l’interesse economico di alcuni. Trovare un posto idoneo per eventi come quelli in oggetto è possibile. Basterebbe volerlo. Si dovrebbe cambiare la strategia di ragionamento. Ovvero non quella di portare sempre tutto nel centro di Cassino. In strade e piazze, come il mega mercato del sabato. Ma non sarebbe più Casino pardon Cassino“.