È vero che siamo nel 2019, oltre il primo trimestre, però questo dato è indicativo e sopratutto unico nel suo genere. Infatti nessuna testata giornalistica (locale o nazionale che sia) prima d’ora è riuscita a dare un valore preciso in merito all’occupazione locale di un comune.
C’è riuscito il Sole24 Ore con Riccardo Saporiti che nel suo articolo economico ha evidenziato il lavoro di elaborazione dati fatto dalla redazione del “Sole” basandosi sulle informazioni fornite dal MEF (Ministero di Economia e Finanza) e l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). Incrociando i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi (fonte MEF) del 2017 che provengono da fonti locali (ovvero è possibile raggrupparle per comune di appartenenza) e quelli relativi alla popolazione residente (fonte ISTAT) sono riusciti a determinare comune per comune la percentuale di occupati.
Partiamo con il valore di riferimento nazionale, l’Italia ha il tasso di occupazione al 61,51% della popolazione residente nel nostro paese. Questo valore è riferito solo al 2017 quindi in questo articolo non si analizza l’andamento annuale di questo rapporto, ma lo si vuole confrontare con il valore locale della nostra città, che nel 2017 si attesta al 55,99%, pertanto poco più della metà della popolazione tra i 15 e i 64 anni è occupata.
Il valore nazionale poco oltre il 50%
Questo valore è facilmente interpretabile, Cassino è una città che nel 2017 aveva metà della popolazione residente in età da lavoro a casa (oppure lavorava a nero) e l’altra metà lavorava dichiarando i propri redditi da lavoro. Sicuramente troppo poco per una città che al 31 dicembre aveva tra i residenti 36.497 mila persone. È da considerare che i residenti in età lavorativa nel 2017 nel comune di Cassino erano 24158 persone di cui quindi il 55,99% era occupato ovvero circa 13526 persone. Questo valore è ancora più preoccupante se messo a confronto con quelli che non risultano occupati che sono 10631 residenti.
Quante erano le famiglie non occupate nel 2017?
Andando a fondo nell’analisi di questi numeri è interessante rendersi conto di quante sono le famiglie che risultano non occupate. Sfruttando sempre la banca dati dell’ISTAT, Cassino Notizie si spinge oltre l’analisi del Sole24 Ore, rapportando il valore di occupazione a coloro che si sono dichiarati coniugati nel 2017. Il valore è maggiormente preoccupante. Sono circa 5529 le famiglie che nel 2017 non erano occupate, ovvero il 44,01% rispetto ad un totale di 17659 famiglie.
Questi numeri mettono in evidenza un tessuto sociale e demografico bilanciato ma relativamente povero, dove solo poco più del 50% dei residenti disponeva nel 2017 di un potere di acquisto dichiarato; solo una famiglia su due poteva accendere un mutuo o chiedere un finanziamento per effettuare investimenti mobiliari o immobiliari, l’economia è in “moto per metà”. In poche parole solo una famiglia su due aveva nel 2017 soldi da spendere nella nostra città.
Chiunque siederà sullo scranno più importante del municipio dopo questa tornata elettorale dovrà fare i conti con una realtà economica con dei seri problemi.